Auricoloterapia

Intorno al 1960 un medico francese, Paul Nogier, dopo una serie di studi e riflessioni ideò l’Auricoloterapia, un metodo terapeutico naturale basato sulla stimolazione del padiglione dell’orecchio. Nel 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riconosciuto la validità scientifica e terapeutica di questo nuovo metodo. L’Auricoloterapia è una terapia riflessa basata sul concetto che sul nostro orecchio è inscritto, per via riflessa, tutto il nostro corpo secondo l’immagine di un feto con la testa rivolta in basso (somatotopia auricolare). In realtà il nostro orecchio presentando
 una vascolarizzazione e un’innervazione molto marcate, è innervato da: trigemino, vago e plesso cervicale superficiale, appare molto sensibile alle diverse stimolazioni auricolari. Ogni zona del nostro orecchio corrisponde ad una zona del corpo. Nella parte inferiore dell’orecchio, denominata lobo, sono localizzati, considerando il feto capovolto, organi e apparati della testa come: occhi, denti, mandibola, lingua, tonsille, orecchio interno. Invece nella parte profonda e centrale dell’orecchio, denominata conca, sono localizzati quasi tutti i nostri organi interni: vie respiratorie, polmoni, stomaco, intestino, pancreas, fegato, vescica. La colonna vertebrale è localizzata sull’antelice, mentre nella porzione superiore dell’orecchio (fosse triangolare e scafoidea) sono localizzati l’arto superiore e inferiore. L’auricoloterapia è un efficace metodo terapeutico per il trattamento della sintomatologia dolorosa e delle patologie funzionali del sistema muscolo scheletrico (artrosi, spalla dolorosa, cervicalgia, mal di schiena, sciatica, gonalgia, ecc.).
La seduta di auricoloterapia inizia con un colloquio e con una valutazione funzionale del paziente. Successivamente il terapeuta analizza mediante piccoli strumenti (palpatore auricolare e cercapunti elettronico) i diversi punti dell’orecchio per identificare quelli che devono essere stimolati in base alla sintomatologia riferita dal singolo paziente. I punti dolorosi riscontrati sull’orecchio coincidono sempre con gli organi in disfunzione o con zone dolorose riferite dal paziente, perché si è visto scientificamente che questi punti presentano una riduzione della resistenza elettrica cutanea.
Una volta individuati i punti auricolari dolorosi, il terapeuta può stimolare questi punti con diverse modalità: micromassaggi, apparecchio elettronico, magneti, microaghi (vedi foto al lato).

3 commenti:

  1. Il Dr Postiglione è di sicuro un ottimo professionista, con massima disponibilità, oltre che curare, illustra le pratiche eseguite rasserenando l'animo del paziente che è sempre un pò perplesso e spaventato.

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  2. Ho sperimentato l'auricoloterapia con il Dott. Postiglione per un disturbo di reflusso gastroesofageo che mi affligge ormai da anni. Già dopo pochi minuti e per tutti i giorni successivi alla prima applicazione terapeutica, la sintomatologia è quasi del tutto sparita. Questo significa addio agli antiacidi e agli inibitori di pompa! La sua terapia ha agito sul riequilibrio del sistema nervoso: il mio reflusso è causato da stress lavorativo e vita sedentaria. Davvero complimenti e grazie al dott. Postiglione per la sua professionalità e umanità.

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    1. l' auricoloterapia funziona veramente, non capisco perché in Italia , ci sia cosi poca informazione.
      Stimolando i punti "dolenti" con un oggetto non appuntito si ha un effetto istantaneo...provare per credere.
      Adatto anche ai bambini.

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